Una delle strade più famose di Roma è via Veneto, nel rione Ludovisi, che da Piazza Barberini conduce, tramite una salita, alla Porta Pinciana. Disegnata alla fine dell’Ottocento, deve la sua fama soprattutto al fatto di essere stata al centro della vita mondana degli anni Cinquanta e anni Sessanta del Novecento, grazie alla presenza di numerosi caffè ed alberghi frequentati da celebrità o aspiranti tali. La sua fama venne sancita definitivamente attraverso il film “La dolce vita”di Federico Fellini: una delle scene vede infatti Marcello (Mastroianni) incontrarsi con il vecchio padre in un caffè all’aperto della via. In questo periodo questo luogo si popolava, giorno e notte, di personaggi in cerca di notorietà e di scandali. Solo uno scatto e si poteva ottenere la chance di diventare attore per recitare a Cinecittà o la possibilità di apparire su qualche rivista. L’immagine dei rotocalchi del periodo mostra i tavolini affollati di Doney, il locale aperto in quel periodo accanto all’albergo Excelsior, frequentato soprattutto da turisti stranieri che alloggiavano nell’hotel. Sul lato opposto, ai tavolini di Rosati, cominciavano a farsi vedere invece attori, politici ed intellettuali italiani. Via Veneto con i suoi alberghi, i suoi caffè, la sua dimensione internazionale, accoglieva in quei primi anni tutti i produttori Hollywoodiani che sceglievano come teatro dei loro incontri la via italiana per il cinema. Per gli aspiranti attori italiani e stranieri e per la gente del cinema via Veneto divenne un salotto per le apparizioni e un’opportunità per scovare buone occasioni di lavoro. Da allora, nuove tendenze e nuovi volti si sono susseguiti tra i tavoli dei ristoranti e le hall degli alberghi, mentre l’atmosfera della ‘Dolce vita’ si è cristallizzata in un mito. Oggi, oltre ai tradizionali e ultra famosi caffè (al Doney vale ancora la pena di fare una visita e bere un aperitivo), si affiancano locali ‘globalizzati’ come l’Hard rock caffè.
