Via Laurina, la strada in cui c’è Hotel Centrale Roma, si trova nel centrale Rione Campo Marzio e collega via del Corso a via del Babuino. Molto si è dibattuto riguardo l’origine della via a causa dell’antica epigrafe, posta di fianco alla moderna targa stradale, che riportava la scritta “via Peregrinorum” e, sopra, un bassorilievo raffigurante due pellegrini (nell’immagine). In molti hanno perciò pensato che, un tempo, la via fosse percorsa dai pellegrini che si recavano a Roma entrando da Porta Flaminia, sebbene gli itinerari classici non passassero da qui, ma dall’attuale Via del Babuino… Qualcuno ha ipotizzato che la targa non sia stata posta originariamente in via Laurina, ma vi sia stata collocata in un secondo momento, proveniente da un altro luogo non meglio identificato. Lo studioso D’Onofrio, partendo dal presupposto che la zona del Tridente ha raggiunto la piena urbanizzazione solo nel XVI Secolo, fa notare che via del Babuino o via del Corso potevano essere ostruite dai resti di un monumento romano o da una vigna, fatto che avrebbe portato a deviare il flusso dei pellegrini sulla piccola, ma strategica, via Laurina. Oggi si pensa che ciò sia potuto avvenire fino al Giubileo del 1475. Sotto la targa, ce n’è un’altra molto importante, datata 1598 e posta da Papa Clemente VIII, che ricorda il livello dell’acqua durante la piena del Tevere di quell’anno, ricordata come una delle più violente di sempre.
C’è poi un’altra questione legata a via Laurina, il suo nome. Si è infatti spesso ritenuto che derivi da Laura Martinozzi, la più grande delle Mazarinettes, le sette nipoti del Cardinale Mazzarino, sposa di Alfonso IV d’Este e madre di Maria Beatrice d’Este, che fondò, nella limitrofa via Vittoria nel 1684, il Monastero delle Orsoline (da cui prende nome il limitrofo Vicolo delle Orsoline). In realtà questa ipotesi è errata perchè la denominazione sembra essere anteriore alla nascita della Martinozzi (avvenuta nel 1639) e già compare con questo nome nel Theatrum Urbis di Pompeo Ugonio del 1614. Sembra, quindi, che la strada derivi il suo nome dal termine “Lavorina”, di origine non chiara, con cui era denominata questa località quando era ancora un’area campestre.
Nella via Laurina di oggi compaiono due effigi della Madonna: una Madonna della Pietà con il bambino risalente al XIX secolo ed una, più semplice, del Novecento, un’Edicola della Pietà; vi è poi, al numero 33, una bella casa seicentesca. Va infine ricordato che questa via ospitò, fino al 1958, anno in cui l’entrata in vigore della legge Merlin fece chiudere le case di tolleranza, un bordello. Oggi la via si trova nel pieno dello struscio del Tridente, in mezzo ad itinerari fortemente turistici e commerciali, ma, pur ospitando diverse attività, rimane un po’ in disparte ed è estremamente tranquilla, complice la posizione defilata. E’ quindi la via ideale in cui pernottare a Roma: al numero 34 si trova infatti Hotel Centrale Roma.